Trilocale in vendita
Brescia, Via Fura - Chiesa Nuova
VIESSE STUDIO SRL - Tecnorete
Proponiamo recente e moderno appartamento trilocale a piano terra in quadrifamiliare.
Percorrendo il vialetto condominiale, sulla destra troviamo il cancellino pedonale privato. Attraversandolo veniamo accolti da un piacevole giardino in parte piantumato, con siepi alte per la privacy, in parte pavimentato, ideale per i momenti con parenti ed amici.
Il portoncino blindato immette direttamente nella luminosa zona giorno, caratterizzata da una cucina a vista in muratura. Dal soggiorno, tramite disimpegno con armadio a muro, entriamo nella zona notte.
A sinistra troviamo un bagno finestrato di buone dimensioni con box doccia incassato. Seguono le due camere, entrambe matrimoniali, dalle quali è possibile accedere al secondo giardino, a sua volta con l'altro accesso pedonale privato.
Tornando nel soggiorno, è possibile accedere al piano interrato tramite scala a chiocciola. Attraversando la porta tagliafuoco, a destra abbiamo la lavanderia, mentre a sinistra il box singolo con serranda elettrica.
Ambienti climatizzati, giardini con impianti di irrigazioni differenziati. Completa la soluzione, il posto auto scoperto privato nel cortile. Basse spese condominiali.
ORIGINE DEL NOME:
Il nome ''Brescia'' deriva secondo gli storici dal suffisso celtico ''bric'' che significa cima, monte, in riferimento al colle Cidneo dove i galli cenomani costruirono il primo insediamento abitativo di quella che in futuro diverrà la città di Brescia. Successivamente divenne ''colonia Brixia'' con i romani (costruzione dell'acquedotto e del Capitolium); alla caduta dell'impero romano d'Occidente (476 .) subì le invasioni barbariche (Teodorico e Alarico). La città divenne sede di un ducato al tempo dell'invasione dei Longobardi (Rotari e Desiderio) per passare più tardi sotto il regno di Carlo Magno, che aveva sposato e poi ripudiato Desiderata (Ermengarda nella tragedia ''Adelchi'' di Alessandro Manzoni), figlia di re Desiderio, che concluse la propria vita nel monastero di S. Salvatore.